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Inchiesta escort, Gip: “Incomplete indagini su fuga di notizie”

di luiss_vcontursi |19 Dicembre 2011 18:25

BARI – Ritenendo la ''manifesta incompletezza dell'attivita' di indagine espletata che non ha condotto ad esito alcuno'', anche perche' basata su un ''unico atto investigativo attivato e mai portato a termine'', il gip di Bari Giovanni Abbattista ha rigettato la richiesta di archiviazione della procura e ha disposto nuove indagini sulla fuga di notizie del giugno 2009 relativa alle escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze dell'allora premier Silvio Berlusconi. La richiesta di archiviazione era stata depositata il 23 giugno 2011 dall'allora pm Giuseppe Scelsi, che dopo quattro giorni fu trasferito alla procura generale di Bari.

Il fascicolo era stato aperto dopo la denuncia del giugno 2009 presentata da Gianpaolo Tarantini, in merito ad una presunta fuga di notizie che vedeva l'imprenditore barese coinvolto in inchieste su prostituzione e droga. Nella querela Tarantini sottolineava ''l'inaccettabile divulgazione di notizie riservate, perche' coperte da segreto investigativo''.

Il pm aveva invece configurato il reato come diffamazione a mezzo stampa a carico di ignoti e, dopo due anni, ne aveva chiesto l'archiviazione ''non essendo emersi – scriveva – elementi utili per la identificazione dei responsabili o comunque per l'ulteriore prosecuzione delle indagini preliminari, in quanto la polizia giudiziaria non ha mai risposto alla delega del primo luglio 2009''.

Nell'opposizione all'archiviazione presentata dal difensore di Tarantini, avv.Nicola Quaranta, si evidenzia ''l'assoluto difetto di indagini'', ipotizzando non gia' la diffamazione ma il diverso reato di 'divulgazione di notizie coperte da segreto investigativo'''.

Anche il giudice, nell'ordinare alla procura nuove indagini, parla di ''unico atto investigativo attivato e mai portato a termine'' e di ''manifesta incompletezza dell'attivita' di indagine espletata che non ha condotto ad esito alcuno''.

Il gip Abbattista ha quindi disposto altri 60 giorni di indagini, ponendo anche un problema di qualificazione giuridica dei fatti, ipotizzando la 'rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio'. Il giudice ha inoltre disposto che si provveda ''ove possibile, all'identificazione delle persone fisiche, verosimilmente pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, entrati in contatto con gli atti di indagine'' riguardanti i procedimenti penali sulle escort portate a casa di Berlusconi e sui cosiddetti coca-party organizzati da Tarantini nell'estate 2008.

''Le descritte notizie di stampa (articoli pubblicati sui principali quotidiani e tg nazionali tra il 17 e il 19 giugno 2009 su incontri retribuiti a sfondo sessuale nelle residenze dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ndr), lungi dall'essere false o diffamatorie – conclude il gip – molto piu' semplicemente non potevano essere divulgate''.

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