Inchiesta escort, Laudati denuncia Scelsi per calunnia

BARI – Il procuratore di Bari, Antonio Laudati, ha annunciato denunce per calunnia nei confronti del magistrato barese Giuseppe Scelsi, suo ex sostituto, e del colonnello della Guardia di Finanza Salvatore Paglino. Quest’ultimo era in servizio al nucleo di polizia tributaria di Bari e coordinava le indagini su Tarantini e il giro di escort a palazzo Grazioli.

L’annunciata denuncia per calunnia riguarderebbe i contenuti del resoconto che l’ufficiale redasse della riunione che il procuratore, gia’ nominato dal Csm ma non ancora insediatosi, tenne il 26 giugno del 2009 negli uffici della legione allievi della guardia di finanza a Bari per discutere dell’inchiesta escort. In quel resoconto, Paglino racconta che alla riunione parteciparono anche il pm Giuseppe Scelsi, titolare dell’ inchiesta, e altri ufficiali della Gdf e dopo un quarto d’ora si aggiunse anche il gen.Vito Bardi attualmente indagato nell’ ambito della inchiesta sulla cosiddetta P4.

Paglino scrive che Laudati apri’ la riunione premettendo che le indagini di Bari avevano ”creato preoccupazione” nelle istituzioni e che la sua presenza a Bari era stata ”voluta dallo stesso ministro della giustizia, Angelino Alfano, al quale egli stesso aveva garantito una soluzione”. Secondo Paglino, tra l’altro Laudati manifesto’ l’intenzione di definire una ”strategia per preservare la riservatezza” delle indagini attraverso la creazione di ”una struttura di riferimento” per tutte le informazioni ”potenzialmente influenti sul profilo istituzionale delle persone coinvolte” che andavano comunicate al procuratore. Infine, secondo l’ufficiale, il Laudati parlo’ di ”un periodo di congelamento della parte di indagine riferita alle escort fino alla data del suo insediamento ufficiale alla procura di Bari”.

Il colonnello Salvatore Paglino fu arrestato il primo giugno del 2010 nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla procura di Bari sulla fuga di notizie verificatasi nell’inchiesta su Tarantini e le escort. L’ufficiale fu messo ai domiciliari per alcuni episodi di peculato ed indagato per episodi di stalking nei confronti di una giornalista e di una delle escort al centro della vicenda Tarantini.

La fuga di notizie che fece avviare l’inchiesta è quella che il 9 settembre 2009 portò alla pubblicazione sul Corriere della Sera dei verbali dell’interrogatorio di Gianpaolo Tarantini durante il quale il faccendiere parlava al pm Scelsi (all’epoca unico titolare dell’inchiesta) del giro di escort portate nelle residenze del premier. La pubblicazione avvenne nello stesso giorno dell’insediamento a Bari del Procuratore Antonio Laudati.

Gestione cookie