Mokbel: C' è Brancher dietro il nostro partito Andrini? L' ho già pagato

Pubblicato il 7 Marzo 2010 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

da: La Repubblica

Il pallino di Gennaro Mokbel era la politica. Per gli altri della banda, contavano forse di più i soldi. Emergono così dalle intercettazioni depositate dalla procura di Roma i legami e le relazioni che hanno permesso di costruire una frode al Fisco di oltre trecento milioni di euro, con la collaborazione di alcuni manager di Fastweb e di Telecom Italia Sparkle. Gli ex vertici, Silvio Scagliae Stefano Mazzitelli, sono finiti in carcere, mentre dalle carte si chiarisce il ruolo dell’ ambasciatore italiano a Bruxelles e spuntano nomi nuovi, come quello di Aldo Brancher, parlamentare del Pdl, già al centro dello scandalo Antonveneta e definito l’ uomo di raccordo con la Lega di Umberto Bossi. Brancher dietro il partito di Mokbel È il 18 marzo 2008, neanche un mese prima delle elezioni politiche del 13 e del 14 aprile 2008, quando Gennaro Mokbel parla al telefono dei suoi intenti politici e degli appoggi sui quali contare: «Noi siamo un partito, il Partito federalista italiano… (Questa) è una richiesta fatta da Brancher e Brancher è il braccio destro di Berlusconi e Tremonti, praticamente l’ uomo operativo che screma qualsiasi iniziativa e poi la porta avanti». L’ ambasciatore a Bruxelles «L’ ambasciatore vi ha invitato a pranzo, per cui…È un amico è proprio un amico, per cui…». Stefano Andrini, ex ad dell’ Ama servizi (l’ Azienda municipale per l’ ambiente del Comune di Roma) ha organizzato un viaggio in Belgio per Di Girolamo per «programmare – scrive la procura – l’ iscrizione del candidato all’ Aire (Anagrafe degli italiani all’ estero ndr) del consolato italiano». Il 14 febbraio 2008 l’ aspirante candidato riceve una…

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