Inchiesta G8: chiesto un commissario per il Salaria Sport Village

La nomina di un commissario giudiziale per le società Salaria sport village e Sportiva romana è stata chiesta dai pm di Perugia che indagano sugli appalti per i cosiddetti Grandi eventi. A decidere sarà il gip di Perugia il 3 maggio prossimo quando verrà esaminata l’analoga istanza già avanzata dagli stessi magistrati per le aziende del gruppo di Diego Anemone.

Secondo gli inquirenti perugini infatti la Società Sportiva romana è proprietaria degli immobili del Salaria sport village a Settebagni ed entrambe le strutture societarie sono riconducibili ad Anemone. Dall’indagine è emerso che lo stesso imprenditore è risultato socio al 50 per cento con il figlio di Angelo Balducci, Filippo, della stessa Società Sportiva romana le cui quote sono state poi da entrambi cedute ad altre società.

La richiesta di commissariamento è stata avanzata dai pm Federico Centrone, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi in particolare in relazione agli accertamenti condotti sugli appalti per i mondiali di nuoto a Roma. I magistrati ritengono che Anemone sia stato interessato come imprenditore, avendo svolto alcuni dei lavori, e come titolare di fatto del Salaria sport village, per avere ottenuto un cospicuo finanziamento pubblico nell’ambito dello stesso appuntamento.

Per i magistrati ci sarebbe stato uno stretto intreccio di interessi tra i Balducci e gli Anemone. Le due famiglie si sono avvalse infatti – sempre in base all’inchiesta perugina – del commercialista Stefano Gazzani,mentre le mogli dell’imprenditore e dell’ex funzionario pubblico erano titolari di quote della Erretifilm con sede presso lo studio dello stesso professionista.

Gli inquirenti ritengono quindi che le famiglie di Balducci e di Anemone abbiano tentato una speculazione immobiliare con un ampliamento del centro sportivo di Settebagni attraverso la realizzazione di nuove opere per un valore di 36 milioni di euro. Interventi su terreni vincolati resi possibili – in base alla ricostruzione accusatoria – dalla nomina di Angelo Balducci quale commissario delegato per i mondiali di nuoto. Sarebbe stato lui, tra l’altro, a promettere indebite utilità ai funzionari pubblici preposti alla tutela del bacino del Tevere.

Gestione cookie