Inchiesta G8: forse giovedì le carte da Perugia ai pm di Roma

ROMA – Dovrebbero arrivare domani alla procura di Roma gli atti degli inquirenti di Perugia relativi ad un presunto elenco di regali fatti dal costruttore Diego Anemone a diversi personaggi, tra i quali esponenti del mondo della politica. Nei faldoni dovrebbero esserci anche il carteggio riguardante lavori svolti nel 2002 al ministero dell'Interno guidato allora da Claudio Scajola. I vertici di piazzale Clodio dovranno quindi esaminare le carte e decidere se aprire un nuovo fascicolo processuale ovvero se inserirli in quello gia' aperto nello scorso marzo dai pm Alberto Caperna, Ilaria Calo' e Roberto Felici sulla base di un invio di atti dai magistrati di Perugia, per competenza, ed inerenti a fattispecie esaminate nell'ambito dell'inchiesta denominata G8 e non legate alla posizione di Achille Toro, l'ex procuratore aggiunto di Roma coinvolto nella vicenda. Tra queste le presunte irregolarita' subordinate ad uno degli appalti minori per i mondiali di nuoto di Roma 2009, quello relativo alla piscina di Valco San Paolo, per un importo complessivo di 12 milioni di euro. L'appalto fini' a Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere Pubbliche e Ambiente Spa. Piscicelli e' colui che in un'intercettazione avrebbe riso (ma lui ha smentito) la notte del terremoto in Abruzzo pensando ai ghiotti appalti per la ricostruzione post sisma. .

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