Inchiesta Grandi Eventi: nessun nuovo indagato

PERUGIA – Non cambia al momento la posizione dei politici, funzionari e personaggi pubblici indicati nella lista dei presunti regali del costruttore Diego Anemone emersa dai computer della sua segretaria, Alida Lucci. Nessun nuovo indagato figura infatti nell'indagine condotta dalla procura di Perugia sugli appalti per i cosiddetti Grandi eventi. Nelle prossime ore l'analisi compiuta sui file del pc della Lucci sara' inviata ai pm di Roma da quelli di Perugia Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi per valutare eventuali ipotesi di reato. I magistrati perugini decideranno invece successivamente se sentire qualcuno dei personaggi citati. Nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta cricca degli appalti, i pubblici ministeri Sottani e Tavarnesi hanno chiesto il rinvio a giudizio di 19 indagati. L'inizio dell'udienza preliminare e' previsto per il 15 giugno prossimo. Nei giorni scorsi ha invece patteggiato una condanna a 11 mesi di reclusione (pena sospesa) l'architetto Angelo Zampolini accusato di favoreggiamento per avere aiutato Anemone ''ad assicurare il prezzo del reato di corruzione, rendendosi disponibile ad effettuare cambio di contanti con assegni circolari''. Alcuni dei quali risultati utilizzati anche nell'acquisto della casa in via del Fagutale dell'ex ministro Claudio Scajola (mai indagato dalla procura perugina). Richiesta di patteggiamento per rivelazione di segreto di ufficio e' stata avanzata anche dall'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro e il procedimento approdera' davanti al gip di Perugia poco dopo la meta' del prossimo mese. La procura e' intanto in attesa della decisione del Parlamento sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Pietro Lunardi nel filone d'inchiesta che coinvolge anche il cardinale Crescenzio Sepe.

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