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Inchiesta “Mafia Capitale”, giudici: “Salto di qualità con Alemanno sindaco”

di Emiliano Condò |7 Gennaio 2015 16:20

Inchiesta “Mafia Capitale”, giudici: “Salto di qualità con Alemanno sindaco”

ROMA – Un salto di qualità, proprio con Alemanno sindaco. I giudici del tribunale del Riesame di Roma hanno descritto così l’evoluzione dell’associazione capeggiata da Massimo Carminati. Un’organizzazione che operava nella Capitale da anni nei settori criminale, economico e della pubblica amministrazione, che si espande in “seguito alla nomina di Alemanno quale sindaco di Roma”. Il Riesame ha rigettato la revoca degli arresti di 5 indagati nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale.

E’ proprio durante la giunta di Alemanno che avviene il “salto di qualità” dell’organizzazione poiché, scrivono i giudici, “molti soggetti collegati a Carminati da una comune militanza politica nella destra sociale ed eversiva e anche, in alcuni casi, da rapporti di amicizia, avevano assunto importanti responsabilità di governo e amministrative nella capitale”.

Sul fronte economico, aggiungono i giudici, il “Guercio” si “avvale della partecipazione criminale di quelli che sono stati definiti imprenditori collusi”. Ma “e’ nel settore della pubblica amministrazione che l’organizzazione criminale si manifesta al proprio meglio. In questo campo l’organizzazione opera attraverso le cooperative che fanno capo a Salvatore Buzzi e che detengono una posizione assolutamente dominante negli appalti, in numerosi settori dell’attività del Comune di Roma e di altri minori enti pubblici territoriali, che ottengono attraverso l’opera di corruzione dei pubblici funzionari e/o attraverso la loro intimidazione”.

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