Inchiesta Porto Genova: prescrizione per Giovanni Novi

GENOVA – Si e' concluso oggi, dopo oltre 5 ore di camera di consiglio, il processo d'appello a carico dell'ex presidente dell'Autorita' Portuale di Genova, Giovanni Novi e di altre sette persone nell'ambito dell'inchiesta, iniziata nel 2007, sull'assegnazione del terminal Multipurpose nel porto di Genova. Nei confronti di Novi, figura molto nota a Genova, e' stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione in relazione al reato di turbativa d'asta per un episodio del 2004 e di falso, mentre e' stato condannato al risarcimento dei danni all' Autorita' Portuale e alla societa' Messina. Assoluzione, invece, per gli altri dieci capi d'imputazione.

In primo grado Novi era stato condannato a due mesi mentre il pm Walter Cotugno aveva chiesto sei anni. ''Non sono per nulla soddisfatto di questa sentenza, soprattutto per quanto riguarda la parte civile'' ha commentato al termine del processo.

I giudici di secondo grado hanno pure dichiarato estinti per intervenuta prescrizione i reati riguardanti altri tre imputati a loro volta condannati a due mesi in primo grado: sono il consulente Sergio Maria Carbone e l'armatore Aldo Grimaldi, sempre per la stessa turbativa d'asta, e l'ex segretario generale della AP Alessandro Carena per il reato di falso. Carena e' stato assolto per i reati di turbativa d'asta e di concussione. Carbone dovra', come Novi, risarcire l'AP e la societa' Messina mentre Carena, per il falso, dovra' risarcire l'AP.

E' stata confermata poi l'assoluzione per l'avvocato generale dello Stato Giovanni Novaresi, per il dirigente dell'AP Filippo Schiaffino, per il viceconsole della Culmv Paolo Marchelli e per l'imprenditore e attuale presidente del Livorno calcio Aldo Spinelli.

Il pm Cotugno che con il pg Enrico Zucca ha sostenuto l'accusa, in appello aveva praticamente chiesto la conferma delle richieste di primo grado per tutti gli imputati.

L'inchiesta della magistratura che, nel febbraio 2008, porto' all'arresto di Novi e che tanto scalpore desto' a Genova, prese l'avvio sulle procedure di assegnazione del terminal Multipurpose, uno dei piu' ambiti dello scalo genovese. L'ex presidente dell'AP fu indagato con l'accusa di aver fatto pressioni su alcuni terminalisti al fine di farli ritirare dalla gara di assegnazione del terminal dopo la rinuncia di Msc.

Novi era stato accusato di turbativa d'asta (per due assegnazioni delle aree del terminal nel 2004 e nel 2007), di concussione (ai danni della compagnia di armatori e del terminalista Ignazio Messina) e di truffa (per il risarcimento di 1,728 milioni di euro riconosciuto dal Comitato Portuale alla Culmv). Novi il cui mandato stava per scadere, si dimise subito. La notizia del suo arresto (fu posto agli arresti domiciliari) fu accolta con preoccupazione e sconcerto dal mondo politico ed economico genovese. Giovanni Novi, stimato broker marittimo, era stato nominato presidente della AP nel 2004.

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