Le carte su Berlusconi dell’inchiesta di Trani stanno per essere trasferite alla Procura di Roma, che poi le passerà al Tribunale dei Ministri. La Procura di Trani continuerà invece ad occuparsi dei procedimenti che riguardano Augusto Minzolini e Giancarlo Innocenzi. A Roma andranno tutti i fascicoli con le intercettazioni.
Secondo i pm che stanno portando avanti l’inchiesta, infatti, i reati contestati al premier sono stati compiuti a Roma: è dalla capitale che sono partite le telefonate in cui Berlusconi ha chiesto a Innocenzi (commissario dell’Autorità per le telecomunicazioni) di prendere dei provvedimenti nei confronti di Annozero. Berlusconi è indagato per concussione.
Invece i reati contestati a Innocenzi (favoreggiamento) e Minzolini (rivelazione del segreto istruttorio) sarebbero stati “consumati” a Trani e per questo l’inchiesta nei loro confronti resterà in Puglia.
La decisione dei magistrati tranesi va incontro all’istanza depositata due giorni fa dagli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Filiberto Palumbo: i due legali avevano chiesto appunto il trasferimento dell’inchiesta a Roma.
Nel frattempo sono state disposte perquisizioni nelle postazioni di due giornalisti di Repubblica. Per il gip del Tribunale di Trani c’erano dei giornalisti-talpe che hanno rubato. L’ipotesi di reato per i giornalisti di Repubblica Francesco Viviano e Giuliano Foschini, indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Trani Rai-Agcom, è furto pluriaggravato e pubblicazione arbitraria di atti segreti.