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Inchiesta Rai-Agcom, procuratore capo di Trani: “Non siamo toghe rosse”

di Alberto Francavilla |18 Marzo 2010 13:15

Il procuratore capo di Trani, Carlo Maria Capristo, respinge le accuse di chi dice che la sua procura sia popolata da “toghe rosse”. «Ma quale procura rossa, io non ci sto a questo gioco. Io e i miei procuratori stiamo da una sola parte che è quella della giustizia», ha detto Capristo in un’intervista al Corriere della Sera.

Il magistrato ha spiegato che lo scontro istituzionale innescato dall’indagine di Trani «non è volontà nostra. Noi facciamo solo il nostro lavoro». Il responsabile dell’ufficio di Trani si dice però «amareggiato nel vedere che malgrado tutto qualcuno vuole usarci», ma ripete che «il gioco politico che fanno altri» non lo riguarda e definisce «sciagurata» la fuga di notizie che ha «complicato la situazione e dettato tempi diversi» all’indagine.

«Tutto – dice – è diventato grottesco e paradossale». Quanto all’inchiesta e la questione della competenza territoriale, Capristo sottolinea che è «tutto regolare», e che «la competenza la stiamo esaminando attentamente. Ci date – chiede – il tempo di guardare le carte?».

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