MILANO – Arrivato il conto delle condanne definitive, ‘il fotografo dei vip’ Fabrizio Corona chiede l’affidamento in prova ai servizi sociali e in sostanza di continuare a fare il suo lavoro.
Nell’istanza infatti elenca le prerogative ‘in regola’ per ottenere l’affidamento: un domicilio e un lavoro, che lui ha, presso una societa’ di organizzazione eventi in Corso Como. Ora sara’ il Tribunale di Sorveglianza a decidere. Verra’ fissata un’udienza in cui i giudici stabiliranno se accettare o meno la richiesta.
Nel frattempo saranno raccolte informazioni sul domicilio e il lavoro indicato, quindi fissato un colloquio con gli assistenti sociali dell’esecuzione penale esterna. All’udienza, il Tribunale di Sorveglianza potra’ rigettare o accogliere l’ istanza e in caso di accoglimento indicare le prescrizioni, per esempio il divieto di rientrare a casa dopo le undici di sera o di uscire prima delle 7 del mattino. Una terza possibilita’ e’ che i magistrati non reputino idoneo il lavoro. In questo caso potrebbero concedere i termini per indicarne un altro.
L’istanza arriva dopo l’invio da parte della Procura generale di Milano, nei giorni scorsi, dell’ordine di esecuzione della pena con sospensione, ovvero la somma delle condanne definitive da lui ‘collezionate’ fino ad ora. Un totale di 2 anni e 8 mesi circa, che sta dunque sotto i 3 anni e che non deve essere quindi scontata in carcere.
Lo scorso 20 ottobre, infatti, la Cassazione ha condannato Corona a un anno e 5 mesi per tentata estorsione per il caso dei presunti ‘foto-ricatti’ ai danni dei vip.
A questa sono stati sommati due patteggiamenti definitivi (uno ad un anno e 6 mesi) rimediati da Corona a Orvieto e a Civitavecchia, per spendita di denaro falso e sottratti invece i mesi di carcere gia’ scontati da Corona quando era esploso il ‘ciclone Vallettopoli’.
Da qui l’invio, del provvedimento. Corona aveva 30 giorni per presentare l’istanza di affidamento in prova, puntualmente arrivata.