La procura di Padova aprirà una indagine sull’incidente che l’altra notte è costato la vita a Riccardo Faggin, 26 anni. Gli inquirenti, attraverso la polizia locale di Padova, che ha effettuato i rilievi lungo via Romana Aponense all’incrocio con via Latisana, vogliono capire con precisione come si siano svolti i fatti. Soprattutto, scrive PadovaOggi, comprendere cosa abbia provocato la sbandata che ha portato l’auto della vittima ad invadere la corsia opposta di marcia fino a schiantarsi frontalmente contro un platano.
Morto a 26 anni, il giallo della laurea in programma
Il giovane era iscritto alla facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università di Padova e proprio ieri, 29 novembre, pare dovesse concludere il percorso di studi con la discussione della tesi. Un dettaglio, uscito da persone vicine alla vittima, che però stato smentito dall’ateneo. Era in programma nelle ore o nei giorni seguenti una festa, la famiglia e gli amici erano entusiasti e pronti a congratularsi per il traguardo raggiunto. In realtà non era prevista alcuna discussione della tesi da parte del candidato e il 26enne non era affatto in procinto di laurearsi.
Gli investigatori sono al lavoro per capire se l’incidente sia stato provocato da un errore umano, oppure da una scelta volontaria da parte della vittima che, in preda ad un momento di sconforto, potrebbe aver perso la necessaria lucidità. Impossibile escludere un malore improvviso del conducente, un colpo di sonno, l’attraversamento di un animale, un guasto meccanico o altro ancora.
Gli accertamenti sull’incidente
La polizia locale sta cercando di scoprire, anche attraverso alle telecamere di videosorveglianza, gli ultimi istanti prima del fatale incidente. La sterzata verso sinistra e lo schianto contro il platano, potrebbe essere stata accidentale, ma anche provocata coscientemente. Anche possibili segni di frenata sull’asfalto a questo punto potrebbero fare la differenza.
Il ricordo sui social
Sgomento e cordoglio sui social per chi lo conosceva. “In un triste momento come questo c’è solo il cordoglio per la famiglia ed il ricordo di un ragazzo fantastico, pieno di gioia di vivere sempre educato e cordiale con tutti. Che il tuo esempio in questa vita possa essere un trampolino di lancio per tutti quei ragazzi che faticano ad avere la tua sensibilità, empatia e cordialità”, scrive un conoscente. “Io non ho parole, non possono esserci parole: hai fatto tanto per i nostri ragazzi, ora guardali da lassù”, si legge in un altro messaggio.
Forse dovresti anche sapere che…