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Incidente bus a Capri, il racconto dei testimoni: “Un miracolo se non è andata peggio, c’erano anche dei bambini in spiaggia”

di FIlippo Limoncelli |23 Luglio 2021 9:42

Incidente bus a Capri, il racconto dei testimoni: "Un miracolo se non è andata peggio, c'erano anche dei bambini in spiaggia" (foto ANSA)

Accanto al lido Le Ondine di Capri, alle cui spalle è precipitato il bus turistico, c’è una porzione di spiaggia pubblica gestita da Leonardo Rusciano, che i capresi conoscono come la spiaggia di Zi Ciccio, il nonno di Leonardo. Una spiaggia piccola ma frequentatissima, soprattutto dai bambini delle colonie estive che vengono qui a cercare refrigerio.

Bus precipitato a Capri, il racconto dei testimoni

Anche ieri, giovedì 22 luglio, ce n’erano una quindicina in acqua quando a un tratto dalla strada di Marina Grande è venuto giù il bus. “Penso che San Costanzo ci abbia fatto la grazia – spiega Rusciano – quel vialetto su cui è precipitato il bus è la strada d’accesso alla nostra spiaggia. Di lì, tempo una ventina di minuti, sarebbero passati i bambini per guadagnare l’uscita alla fine dell’ora. Sarebbe stata una strage. Nella disgrazia, è stato un miracolo se non è andata peggio”. 

La testimonianza del signor Rusciano è quella di chi ha vissuto tutto in presa diretta: “Sono corso subito – dice – tutto è accaduto a 20/30 metri da me. C’è stato panico sulla spiaggia e si è alzato un polverone. La gente gridava, io ero al bar e come prima cosa ho pensato che qualcuno stesse annegando. Poi sono stato travolto da una nuvola di polvere e sono corso. Ho visto l’autobus rovesciato e la gente che gridava. Poi sono sopraggiunte le sirene dei soccorsi e le eliche degli elicotteri. No – risponde a chi gli chiede se quel pericolo fosse mai stato fiutato – è un punto della strada dove si procede necessariamente adagio. Troppo stretta. Ecco perché penso a un malore del conducente: è l’unica spiegazione possibile”. (fonte video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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