REGGIO EMILIA, 11 OTT – Cinque giovani tra i 25 e i 22 anni sono stati denunciati per l'incidente ferroviario avvenuto a giugno nello scalo delle Ferrovie dell'Emilia-Romagna a Dinazzano, nel Reggiano. Due di loro erano dipendenti di una cooperativa che svolge lavori per conto di Fer: proprio l' astio dei due nei confronti dei datori di lavoro sarebbe stato il movente di un gesto che ha provocato danni per oltre un milione di euro.
I cinque, tre modenesi e due reggiani, sono stati denunciati per danneggiamento aggravato. Sono stati identificati grazie al lavoro dei Carabinieri reggiani e del Ris di Parma coordinati dal sostituto procuratore Luciano Padula e dal procuratore capo Giorgio Grandinetti. L'impegno investigativo,con intercettazioni telefoniche e ambientali e rilievi scientifici,oltre all'impegno diretto del capo della procura, e' dovuto alla forte impressione che l'episodio aveva suscitato: in un primo momento, infatti, si era pensato che dietro al locomotore lanciato nella notte contro un convoglio fermo non ci fosse un semplice atto vandalico, ma una minaccia mafiosa o terroristica.