ROVIGO – Incinta e appena licenziata, sente il presidente Giorgio Napolitano invitare gli italiani a fare sacrifici per il bene del Paese. Un Paese che in un momento delicato l’ha lasciata da sola, con un bimbo in arrivo e senza lavoro. Così in un attimo di rabbia dettato dalla disperazione la donna apre Facebook e insulta il capo dello Stato. Un insulto sul social network che le è costato una denuncia per vilipendio e un processo che inizierà a giugno.
Lorenzo Zoli su Il Gazzettino scrive:
“In un momento di esasperazione, pochi giorni dopo essere stata licenziata nonostante fosse in attesa di un bambino, si è lasciata andare a uno sfogo poco riguardoso nei confronti del Capo dello Stato, che proprio quei giorni aveva invitato tutti a fare sacrifici per il bene del Paese. L’autrice del post, una trentenne di Porto Tolle, ora dovrà rispondere del reato di vilipendio del Capo dello Stato. Il processo è previsto a giugno: la giovane ha già inviato una lettera di scuse a Napolitano, sperando di ottenere clemenza dal giudice”.
I commenti sono chiusi.