Incubo traghetto Genova-Palermo: prima incendio, poi muore portuale

genovaSarebbero dovuti partire alle 10 di sera del 22 dicembre, ma hanno affrontato le acque che separano Genova da Palermo solo diciassette ore dopo, alle 15 del giorno successivo.

Appena salpati si sono dovuti però fermare a causa di un incidente:Gianmarco Desana, di 37 anni, socio della Compagnia Unica dei lavoratori portuali, la CULMV, è rimasto schiacciato tra i semirimorchi di due camion, durante le manovre di rizzaggio dei mezzi ed è morto appena trasportato all’ospedale San Martino di Genova.

La sfortuna dei 1570 passeggeri del traghetto “La Superba” di Grandi Navi Veloci è stata quella di aver preso, in mezzo al gelo e alla neve, un’imbarcazione invasa dal fumo: principio d’incendio in sala macchine, è stato riferito poco prima delle 24 ai viaggiatori esausti a cui era stato detto che si trattava di un semplice black-out.

All’origine di quello che per l’equipaggio è stato un inconveniente e per i viaggiatori l’inizio di un’odissea è stata probabilmente una perdita di gasolio che ha raggiunto un collettore caldo.

Per più della metà dei passeggeri è iniziato un vero e proprio inferno: dopo due ore di panico e attesa estenuante, a mezzanotte è stato annunciato che la nave non sarebbe partita. Alle due e mezzo tutte le persone a bordo sono stati trasferite su un altro traghetto, una nave gemella della Superba, di nome Suprema.

Le cabine però non erano abbastanza: le prenotazioni sono saltate, intere famiglie hanno rimediato un cantuccio sui ponti, in preda al vento della notte, in attesa di salpare. «Io avevo la cabina sulla Superba – ha raccontato un viaggiatore, Vito Damiani, 44 anni – e mi sono ritrovato a dormire per le scale con mia moglie e i miei figli. In uno dei saloni gocciolava l’acqua dentro. Ci siamo svegliati dopo un paio di ore con i brividi di freddo».

Oltre la metà dei viaggiatori si è dovuta arrendere a un incubo che dalle piste ghiacciate si è trasferito a prua di un traghetto e non è ancora finito: 800 persone, infatti, avevano acquistato i biglietti all’ultimo momento, dopo avere visto cancellati i voli dagli aeroporti lombardi, a causa della neve.

«Ci chiudono il telefono in faccia – ha spiegato infuriato Flavio Scrima, palermitano di 35 anni – ormai la polizia e i carabinieri non ci fanno nemmeno dire chi siamo che buttano giù il telefono. Non abbiamo il riscaldamento dentro le cabine ci hanno lasciato senza acqua. Io sono qui con mia moglie e i miei figli di tre e un anno. Mi sono tolto il giubbotto e le coperte e le ho date a loro».

Passato il gelo della notte all’alba, i 1.500 passeggeri sono rimasti intrappolati sulla nuova imbarcazione, la Splendid, fino al primo pomeriggio quando finalmente hanno lasciato Genova. Purtroppo però il lieto annuncio è durato appena qualche minuto: al momento di lasciare i moli, diretto a Palermo, il traghetto è stato fermato per un incidente avvenuto nel garage della nave. Una persona è rimasta schiacciata tra due mezzi, l’operatore portuale è stato trasferito in ospedale con il codice rosso, ma è morto.

Le venti ore di viaggio che separano Genova da Palermo sono destinate ancora a crescere e la nave si è mossa solo alle 17 del pomeriggio per affrontare il mare aperto e la lunga strada verso casa, con un pensiero in più a Gianmarco Desana e alla sua famiglia.

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