Indiana bruciata viva dal marito si è risvegliata dal coma

(foto Ansa)
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BRESCIA – “Non so starò ancora con lui, devo trovare la forza di lasciarlo, ma sono ancora molto confusa”. Parvinder Aoulakh si è risvegliata da due settimane, dopo un mese e mezzo trascorso in coma in ospedale nel reparto grandi ustioni di Villa Scassi, a Genova. A Dello, in provincia di Brescia, il 12 novembre scorso il marito aveva cosparso la moglie 26enne di diavolina liquida per poi darle fuoco davanti ai suoi figli di tre e cinque anni. Bruciata per lo stile di vita “all’occidentale”. In Italia da 6 anni Pinki si era perfettamente integrata, abbracciando lo stile occidentale.

“Non gli piaceva come vivevo – racconta la donna – Non vestivo sikh, mettevo i pantaloni e così andavo al lavoro, perché quella è un po’ la mia divisa. E anche il fatto di lavorare non gli andava bene, né a lui né a mia suocera, che è venuta a vivere con noi e lo metteva contro di me”. Dice che nella sfortuna è stata fortunata “perché gli occhi si sono salvati anche se riuscivo a lacrimare solo da questo e ho le ciglia bruciate”.

E ancora: “Non posso perdonarlo, anche se tutto andava bene fino a quando è arrivata mia suocera. Sì, ogni tanto lui mi dava una sberla, ma poi mi chiedeva anche scusa e io lo perdonavo. È stata lei a rendermi la vita difficile. Voleva sottomettermi. Tutto è nato con la nascita della bambina. Mia suocera voleva un maschietto. E poi chiedeva altra dote dal matrimonio”.

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