Lucca, messaggio dai vicini ad una infermiera: "Ci porti il coronavirus a casa" Lucca, messaggio dai vicini ad una infermiera: "Ci porti il coronavirus a casa"

Lucca, messaggio dai vicini ad una infermiera: “Ci porti il coronavirus a casa”

LUCCA  –  “Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie”: è il messaggio anonimo recapitato nella cassetta della posta di Damiana Barsotti, infermiera di 48 anni dell’ospedale San Luca di Lucca. 

La donna, che lavora proprio nel reparto di Malattie infettive, vive in una frazione di Capannori (Lucca) e ha deciso di rendere pubblico il messaggio e di sporgere denuncia.

Un caso simile era successo alla fine di marzo in uno stabile di Pisa dove vie una dottoressa.

“Ci sono rimasta male. Mi sono sentita ferita e denigrata – ha detto l’infermiera -. Sanno che faccio l’infermiera e mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro”.

La Direzione aziendale e il Dipartimento infermieristico e ostetrico della Asl Toscana nord ovest esprimono solidarietà all’infermiera “che si è vista trattata come un’untrice e non come un’operatrice sanitaria che giornalmente si reca al lavoro per combattere, per tutti noi, la difficile battaglia contro il virus”.

“Tali comportamenti – si legge nella nota dell’Asl – non solo sono discriminatori ma dimostrano come il cammino verso la civiltà sia ancora lungo”. 

Alla infermiera è arrivata anche la solidarietà del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi: “Gli operatori sanitari rappresentano un punto di riferimento per il sistema sanitario e per la società, soprattutto in una difficile emergenza come quella che stiamo vivendo in questi mesi. Non posso che condannare ciò che è successo a un’operatrice della sanità impegnata nella battaglia contro il virus”.

Parole dello stesso tenore dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Non c’è ragione che possa giustificare un gesto tanto vile e irresponsabile. A chi ogni giorno rischia la propria vita per la vita degli altri bisogna solo dire grazie. Questo è l’unico messaggio che Damiana Barsotti, l’infermiera del reparto di malattie infettive del San Luca che tra i tanti si è occupata anche di me quando ero ricoverato, meriterebbe di trovare nella cassetta delle lettere o davanti alla porta di casa”. (Fonti: Ansa, Il Tirreno)

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