Infermiere killer, uccideva le pazienti iniettando farmaci controindicati per le malattie

Nelle cartelle cliniche non risultava infatti indicata la prescrizione dei farmaci, "proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie sofferte" dalle vittime.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Luglio 2022 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA
Infermiere killer, uccideva le pazienti iniettando farmaci controindicati per le malattie

Infermiere killer, uccideva le pazienti iniettando farmaci controindicati per le malattie FOTO ANSA

Un infermiere ha somministrato dosi massicce di due farmaci – diazepam e midazolam – non prescritti, e anzi controindicati per le patologie di cui soffrivano, a due pazienti. Pazienti morte poche ore dopo la fine del turno di notte dell’infermiere, di 50 anni, arrestato a Catania con l’accusa di duplice omicidio. Le due vittime erano ricoverate nel reparto di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza di un ospedale della città etnea. La svolta nelle indagini dopo gli accertamenti tecnici, medico-legali e tossicologici sui cadaveri delle due donne riesumati su disposizione della Procura proprio per venire a capo delle cause del decesso.

L’infermiere killer

Per gli inquirenti i farmaci sono stati somministrati dall’infermiere “con modalità estranee ad esigenze terapeutiche”. Nelle cartelle cliniche non risultava infatti indicata la prescrizione dei farmaci, “proprio perché del tutto controindicati rispetto alle patologie sofferte” dalle vittime. Inoltre, la somministrazione eccessiva dei medicinali sarebbe provata dal fatto che “pur a distanza di diversi mesi dalla morte”, nei cadaveri erano presenti “tracce significative” dei principi farmacologici.

I farmaci per uccidere

“Nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al midazolam e al diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente. Determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio”, sostengono gli inquirenti. E “considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione”. L’uomo è rinchiuso nella casa circondariale di Catania. Non è ancora chiaro il movente del presunto duplice omicidio.