Intercettazioni illegittime? Se emergono reati si possono usare

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

Cassazione (foto Lapresse)

ROMA – Se dalle intercettazioni illegittime emergono notizie di reato, i testi possono comunque essere utilizzati dalla giustizia. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con la sentenza numero 64/2011.

I  giudici hanno così respinto il ricorso di un indagato per mafia contro l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palermo.

Il decreto che autorizza l’uso delle intercettazioni può basarsi su «qualsiasi notizia di reato, anche desunta da precedenti dichiarazioni inutilizzabili». Dunque, «l’inutilizzabilità degli esiti di intercettazioni telefoniche non preclude affatto la possibilità di condurre indagini per l’accertamento dei fatti reato eventualmente emersi dalle stesse».

Secondo quanto spiega il Sole 24 Ore in questo «campo non opera il principio della trasmissibilità del vizio agli atti consecutivi a quello dichiarato nullo. Insomma le intercettazioni telefoniche, pur fuori gioco per quello specifico reato, sopravvivono come “fatto storico” alla luce del quale è possibile proseguire l’attività investigativa che nel caso specifico ha portato – attraverso l’ausilio di intercettazioni ambientali – alla registrazione di un incontro di matrice mafiosa tra l’indagato ed altri due soggetti di rilevante spessore criminale».