Invasione di cavallette nel Nord Est: campi e vitigni devastati

Invasione di cavallette nel Nord Est: campi e vitigni devastati
Un esemplare di Calliptamus italicus

MILANO – Invasione di cavallette nei campi coltivati del Nord Italia. Le locuste dalle ali rosa o cavallette dei prati (“Calliptamus italicus”) si sono moltiplicate più che mai a causa delle ondate di calore arrivate dall’Africa. Gli effetti terribili erano stati descritti persino nella Bibbia, che parlava dell’invasione di locuste come ottava piaga d’Egitto. 

La devastazione è ben visibile nei campi di mais e grano, nei vitigni e negli orti di molte regioni del Nord Est, in particolare il Veneto, come sottolinea Repubblica. Le cavallette riescono persino a mangiare la scorza delle zucche. Lasciano frutta e verdura forata come se fosse stata colpita da una grandinata.

Sono piccoli, questi insetti, lunghi non più di 40 millimetri. Ma una tonnellata di queste locuste mangia in un solo giorno la stessa quantità di cibo di 2.500 persone adulte. “Mangiano più fieno delle mucche”, piangono i coltivatori e gli allevatori veneti. I trattamenti chimici riescono a fare poco. L’unica speranza degli abitanti della zona è nel cielo: “Speriamo arrivi un temporale e le anneghi tutte”.

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