TORINO – Il Tribunale del Riesame di Torino ha deciso stamani la scarcerazione di Jiuttakarin Weckerle, la camionista tedesca di 52 anni che lo scorso 24 gennaio, alla guida di un tir, nel tentativo di superare il posto di blocco degli autotrasportatori ad Asti, aveva travolto e ucciso un manifestante, Massimo Crepaldi, 46 anni.
La donna era agli arresti domiciliari dallo scorso 27 gennaio nell'Alessandrino sulla base della decisione del gip Leonardo Bianco che, con un'ordinanza di custodia cautelare, le ha contestato l'omicidio colposo e non quello di omicidio volontario con dolo eventuale, come chiesto dalla Procura della Repubblica di Asti.
L'ordinanza del gip e' stata impugnata dal difensore della camionista, l'avv. Maria Grazia Marelli, che, nell'udienza di ieri davanti al Tribunale del Riesame, ha sostenuto che non vi e' alcun pericolo di fuga della donna, che vive stabilmente in Germania con la sua famiglia.
Gia' nell'immediatezza dei fatti – aveva evidenziato il gip nella sua decisione del 27 gennaio scorso – la camionista aveva tenuto un comportamento non compatibile con l'omicidio volontario. Non soltanto si e' fermata subito dopo aver investito Crepaldi e ha atteso l'arrivo della Polizia, ma soprattutto la ricostruzione della dinamica dell'incidente va nella direzione di un investimento accidentale. L'uomo – stando agli elementi emersi finora – non e' stato travolto in pieno, ma investito di striscio e questo fa pensare che la camionista, proprio nel tentativo di superare il blocco stradale e di farsi un varco tra i tir, abbia inavvertitamente provocato l'incidente.