Invorio (No), qui chi non ha soldi paga le tasse lavorando

Invorio (No), qui chi non ha soldi paga le tasse lavorando
Invorio (No), qui chi non ha soldi paga le tasse lavorando

ROMA – Piccolo paese di 4500 anime, Invorio nel Novarese è il comune italiano apripista del “baratto amministrativo”, quel patto tra l’amministrazione e i cittadini che non riescono a pagare tributi e imposte comunali: svolgendo lavori di pubblica utilità, nella raccolta rifiuti, manutenzione dell’arredo cittadino ecc…, saranno abbonate loro le tasse.

Per esempio, il fabbro Gaetano Muratore ha sistemato la cancellata del Comune e la fontana e non ha pagato la cartella della Tari. Fausto Iulita, ex operaio tessile, pagherà i 38 euro della tassa rifiuti controllando che la raccolta differenziata sia corretta. Carmelo Melluso, ex muratore di 62 anni, quest’estate ha svuotato i cestini e pulito le strade nel centro del paese per quattro ore al giorno: era indietro con l’affitto della casa popolare.

Criteri e requisiti. Apripista e all’avanguardia, Invorio fornisce anche un servizio di consulenza agli altri comuni, spiegando in un bel vademecum regolamenti, condizioni, delibere di applicazione della legge 164 del decreto “sblocca Italia” dell’anno scorso (“misure di agevolazione della partecipazione nelle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, recita l’articolo). Il vademecum può essere riassunto in pochi punti.

1) Ogni ora di lavoro è pagata 7,50 euro l’ora.

2) Indicatore Isee non superiore agli 8500 euro.

3) Si “barattano” solo le tasse dell’anno precedente.

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