Irregolari, tutti cinesi e nullafacenti: le false credenze sugli stranieri

ROMA – Un bracciante agricolo cinese e clandestino: questo è l’immigrato più comune secondo gli italiani. Ma in realtà la maggior parte degli immigrati in Italia ha il volto di un collaboratore domestico romeno e regolare.

Che gli italiani abbiano credenze tutt’altro che realistiche sugli immigrati in Italia lo dice uno studio della Fondazione Leone Moressa.

Ma quanti sono gli immigrati irregolari in Italia? L’italiano medio crede che gli stranieri irregolari nel suo paese siano il 26,7%, cioè più di uno su quattro. In realtà, invece, solo il 10,7% degli stranieri in Italia è irregolare.

Quali sono le nazionalità più presenti in Italia? La risposta media degli italiani indica tra gli stranieri più presenti cinesi, romeni e marocchini. In verità i dati Istat dicono che la presenza maggiore è quella dei romeni, seguita dagli albanesi e dai marocchini.

La crisi ha aumentato di più i disoccupati italiani o quelli stranieri? Secondo l’88% degli italiani la crisi ha colpito di più i lavoratori stranieri. In realtà sono molti di più gli stranieri che hanno perso il lavoro.

In quali settori lavorano di più gli stranieri? La risposta media degli italiani dice che gli stranieri lavorano soprattutto nell’agricoltura, nel lavoro domestico e nelle costruzioni. La realtà dice che gli stranieri lavorano soprattutto nei servizi alla persona (tra cui c’è anche il lavoro domestico di collaboratori domestici, badanti e baby sitter), l’industria e le costruzioni.

Qual è la percentuale di Pil prodotta dagli immigrati? Il doppio di quello che pensano gli italiani in media, cioè il 12,1%, contro il 6,6% secondo gli italiani.

Perché gli italiani vengono in Italia? Gli italiani credono per lavoro, per motivi politici o per ricongiungimenti familiari. In questo caso il pensiero diffuso è vicino alla verità: gli stranieri vengono in Italia soprattutto per lavoro, per ricongiungimenti familiari e per studio.

Un bambino che nasce in Italia da genitori stranieri è cittadino italiano? La maggioranza degli italiani crede di sì, che sia lo ius soli in vigore, cioè che un nato in Italia prenda la cittadinanza del paese, e non quella dei genitori come prevede lo ius sanguinis, che invece è in vigore in Italia.

 

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