PADOVA – Rito abbreviato per Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Padova Tecla Cesaro ha accettato la richiesta dei tre imputati accusati dell’omicidio e della distruzione del cadavere di Isabella Noventa, la segretaria padovana scomparsa a 55 anni il 15 gennaio 2016. In caso di condanna il rito abbreviato prevede una premialità per l’imputato: la pena viene infatti ridotta di un terzo.
E’ stata invece respinta dal gup la richiesta della difesa di Manuela Cacco, che aveva pensato ad un rito abbreviato condizionato però all’audizione della figlia della donna. Il giudice ha fissato anche alcune delle prossime udienze: il 9, 11 maggio e 18 maggio, e (data presumibile per una sentenza) 6 giugno.
Il corpo della donna, nonostante lunghe ricerche anche nei fiumi, non è mai stato trovato. La stessa madre della donna si era rivolta in un disperato appello ai tre imputati per chiedere di rivelare dove avessero nascosto il corpo della figlia. “Faccia dire ai suoi figli dove hanno buttato la mia Isabella”, aveva detto l’anziana donna rivolgendosi, attraverso la trasmissione Chi l’ha visto?, alla madre di Debora e Freddy Sorgato.
Nel corso dell’udienza preliminare è stato cambiato uno dei capi di imputazione per i tre indagati: da occultamento di cadavere (reato che prevede una pena massima di 3 anni) a distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, fattispecie che prevede una pena massima di 7 anni. Un elemento che potrebbe dar vita a due tronconi differenti dell’iter processuale: uno davanti alla Corte d’Assise, per l’omicidio premeditato, e l’altro davanti al gip per l’occultamento di cadavere.