Ischia, sequestrata pineta destinata a una caserma della Forestale. Indagato anche il sindaco

Ischia

Un terreno di circa 800 metri quadrati della pineta del Castiglione, nel Comune di Casamicciola ad Ischia, è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza a causa della costruzione di una caserma del Corpo Forestale dello Stato. Secondo gli investigatori, per aggirare i rigorosi divieti di edificazione sull’isola, sottoposta a vincoli paesaggistici, «la caserma sta sorgendo su una particella catastale diversa da quella originariamente destinata dal Comune». Nell’ambito dell’inchiesta sono indagati con l’accusa di falso in atto pubblico Giuseppe Ferrandino, attuale sindaco di Ischia ed ex sindaco di Casamicciola, gli architetti Silvano Arcamone e Liviana Buono, il geometra Mazzella ed il titolare dell’impresa edile Parravicini.

Quello di oggi, disposto dalla procura della Repubblica di Napoli su richiesta del pubblico ministero Antonio D’Alessio, è il secondo provvedimento che riguarda quest’area, dopo che il 13 ottobre scorso il terreno era già stato sottoposto a sequestro preventivo. In seguito a chiarimenti espressi dal provveditorato opere pubbliche della Campania, era stato concesso il dissequestro della pineta del Castiglione sulla base del fatto che ‘le opere pubbliche dello Stato non necessitano di permesso per costruire. Ripresi i lavori con il taglio di circa 80 pini sono avvenuti i lavori di scavo e la realizzazione delle fondamenta della caserma.

Secondo il tecnico comunale, incaricato di realizzare il frazionamento per l’individuazione dell’area su cui costruire la caserma, lo stabile si starebbe costruendo su una particella di territorio individuata in maniera “dolosa e falsa”, come risulta dal verbale dell’interrogatorio, “peraltro disattendendo un provvedimento dell’autorità giudiziaria in cui nessun diritto veniva concesso al Comune su quel determinato territorio del quale era mero gestore”.

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