ROMA – Si confermano i dati di rallentamento. E questa è la notizia data dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità che si aspettava con ansia, una conferma indiretta che la quarantena nazionale vale i sacrifici di queste settimane.
Si trasmette nell’aria? “Nessuna evidenza”
Il capo dell’Iss, Silvio Brusaferro, fa il punto della situazione a cominciare da una smentita: non ci sono evidenze che il virus si circoli nell’aria, cioè si trasmetta per via aerea.
Quello che sappiamo è che “non c’è nessuna zona del Paese dove non circoli”, ha detto Brusaferro . Gli dà man forte l’epidemiologo dell’Iss Giovanni Rezza, costretto a ricordarci l’inferno che poteva scatenarsi e che a fatica stiamo evitando.
“Senza misure in 6 mesi avremmo avuto immunità di gregge con un grande numero di morti e feriti. Se avessimo mollato al Sud avremmo avuto tante Codogno”.
Donne il 30% dei decessi. E più anziane
Viene confermato il fatto che le donne tra i deceduti sono il 30% e che comunque mantengono un’età media più alta che rappresenta anche un dato obiettivo nella popolazione. “Se ci sarà una fase 2 – concludono i due professori -, questa dovrà essere graduale: dovremo provare a minimizzare i rischi di una ripresa del numero dei casi”. Anche perché, l’ultima notizia Ansa da Wuhan è che il livello di allerta è stato appena rialzato, per la grande paura del rimbalzo. (fonte Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)