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Istat, figli di coppie non sposate triplicati in 10 anni

di Sandro |19 Novembre 2009 15:31

Negli ultimi dieci anni è triplicato il numero dei minori che vivono in coppie non sposate: erano l’1,7% dei minori nel 1998 (173 mila), sono diventati il 4,4% nel 2008 (447 mila). E sfiorano il milione i bambini figli di coppie separate, il 9,4% del numero complessivo (il 6% dieci anni fa).

Lo ha rilevato un’indagine dell’Istat (confronta i dati 1998-2008), finanziata dal ministero del lavoro, presentata oggi da Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’istituto, alla seconda giornata della Conferenza nazionale sull infanzia, in corso a Napoli fino a domani.

Un bambino su quattro nel nostro paese è figlio unico; diminuisce poi la quota di due o più fratelli, il 19,9%. Aumentano i minori con entrambi i genitori che lavorano, soprattutto al centro: dal 45,4% al 52,1%, e al Nord dal 53,5% al 55,6%.

L’affidamento dei più piccoli (0-2 anni) è ai nonni nel 67,8% e resta elevato fino ai 10 anni (3-5 anni il 70,5%, 6-10 anni il 65,8%, 11-13 anni il 52,8%). Solo il 4,5% è affidato a persone retribuite. I genitori si affidano sempre più ai nidi anche se la loro diffusione è ancora molto scarsa: dal 9,6% al 15,3% per la fascia 0-2 anni.

Il 40,1% frequenta un nido privato (era il 35,6%); circa l’80% dei bambini nei nidi ha la mamma che lavora. Il 44,4% dei bambini che non va al nido e perche sono considerati troppo piccoli. La scuola dell’infanzia e frequentata dall 88,9% dei bambini fra i 3 e 5 anni. Nel 71,7% dei casi i genitori percepiscono il ruolo fondamentale da un punto di vista educativo della scuola dell’infanzia e danno anche grande valore alla socializzazione (25,6%).

Nel 45,7% dei bambini che non vanno a scuola, i genitori ritengono che il bambino sia seguito da un familiare e nel 26,8% perchŠ Š considerato troppo piccolo. Nella scuola primaria, l’utilizzo dei servizi e fortemente differenziato a livello territoriale: la mensa, ad esempio, e utilizzata dal 60% al Nord contro il 20,1% del sud e l 11,6% delle isole; la palestra, oltre l 82% al nord e il 52,9% nelle isole; la biblioteca, piu del 44% al nord, meno del 15% al sud e nelle isole.

I piccoli italiani giocano di più con la mamma (3,1 giochi fra i 3-10 anni) che col papa (2,4). Con quest’ultimi fanno giochi sportivi mentre con la mamma attività legate alla musica e al racconto di fiabe.

Rispetto ai giochi utilizzati si confermano quelli tradizionali: bambole per le bambine fra i 3-5 anni (85,6%) e automobiline per i maschi (76,1%); fra i 6 e 10 anni sempre le bambole per le femmine (73%), il pallone per i maschi (72,9%). Cresce nei giovani (6-17 anni) la socializzazione e la frequentazione degli amici, dal 81,5% al 86,4%. L utilizzo del Pc e della tv non schiacciano le altre attivita come lo sport e leggere. Fra i bambini e ragazzi nell uso delle tecnologie è il trionfo del fai-da-te.

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