Istat. Ogni italiano ha 18 archivi, ma il Fisco non può accedervi

CAPRI (NAPOLI), 6 OTT – L'Istat ha ''18 archivi integrati su ciascun italiano, naturalmente nel totale rispetto della privacy: le agenzie fiscali non hanno accesso ai nostri dati''. Lo ha dichiarato il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, facendo il punto sulle operazioni per il censimento.

Si tratta, ha spiegato Giovannini intervenendo al convegno Between dal titolo 'Agenda digitale: action!', di statistiche ''totalmente chiuse: c'e' una normativa speciale che protegge le banche dati e non c'e' modo per l'esterno di accedere, se non per fini puramente statistici o di ricerca e comunque sotto il nostro stretto controllo''.

Alla domanda se questo non possa essere invece uno strumento utile per la lotta all'evasione fiscale, Giovanni ha risposto di no, ''perche' il fondamento della democrazia e' che la privacy sia protetta: se i cittadini sapessero che non sono piu' protetti smetterebbero di inviarci i dati. La protezione della privacy e' il pilastro della democrazia moderna: e' cosi' dappertutto'.

Per quanto riguarda in particolare il censimento, il cui D-day scatta il 9 ottobre, il presidente dell'Istat ha sottolineato che sono stati consegnati 20 milioni di questionari sui 25 previsti e che l'invio verra' completato a meta' ottobre: per la compilazione ci sara' tempo fino al 20 novembre e solo dopo i rilevatori cercheranno i questionari mancanti. L'Istat punta comunque su una forte partecipazione via web, ''pari al 40-50%: sarebbe la piu' grande operazione via Internet realizzata in Italia''.

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