Italia in guerra in Libia, Renzi frena: “No forzature”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Marzo 2016 - 13:24| Aggiornato il 31 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un eventuale “impegno italiano” in Libia, potrebbe avvenire solo “sulla base della richiesta di un governo legittimato” della Libia, e “comunque avrebbe necessità di tutti i passaggi parlamentari e istituzionali necessari”. Così Matteo Renzi nella sua e-news, spiegando che “non è il tempo delle forzature, ma del buon senso e dell’equilibrio: queste le nostre parole d’ordine, ben diverse da chi immagina di intervenire in modo superficiale e poco assennato”.

E ancora:

“I media si affannano a immaginare scenari di guerra italiana che non corrispondono alla realtà. La situazione in Libia infatti è sempre molto delicata. Il lavoro delle Nazioni Unite per raggiungere un accordo solido e stabile sul governo è ancora in pieno svolgimento. Abbiamo bisogno di una soluzione equilibrata e duratura. Solo a quel punto potremo valutare, sulla base della richiesta di un governo legittimato, un impegno italiano, che comunque avrebbe necessità di tutti i passaggi parlamentari e istituzionali necessari”.

Poi un riferimento alla “tragica vicenda” dei due italiani uccisi in Libia, “per la quale ci stringiamo insieme a tutti gli italiani alle famiglie delle vittime, e che dimostra una volta di più che la guerra è una parola drammaticamente seria per essere evocata con la facilità con cui viene utilizzata in queste ore da alcune forze politiche e da alcuni commentatori”.