ROMA – Una mail ogni 177 contiene un virus. Numeri che fanno guadagnare all’Italia un primato, poco onorifico, di Paese più infettato dal web in Europa. I dati del rapporto Symantec 2013 mostrano che una mail su 177 contiene un virus e una ogni 406 è un tentativo di phishing, cioè furto di identità digitale. Il motivo? Secondo Massimo Sideri del Corriere della Sera è da cercare nella scarsa cultura informatica e le imprese piccolo-medie che non investono nella sicurezza del web.
I dati sono stati presentati durante il Workshop Ambrosetti, spiega Sideri:
“Secondo il report Symantec 2013 un’email ogni 177 in Italia contiene un virus, mentre una ogni 406 è un tentativo di phishing (la mail in cui raccontano che il vostro conto in banca ha un problema e dovete mettere i dati sensibili per ovviarvi): nessuna banca, società di carte di credito, PayPal o Poste che sia invia queste email. Secondo il rapporto che ha analizzato i dati del 2012, se consideriamo l’Europa siamo al primo posto per numero di botnet , cioè computer che all’insaputa del proprietario sono usati in una rete di macchine per portare a termine attacchi”.
Dietro a questo primato ci sarebbe la “pigrizia” degli italiani nell’aggiornare il proprio antivirus, la poca sicurezza della navigazione da smartphone e tablet e le Pmi:
“A livello mondiale un attacco ogni tre è rivolto contro aziende con meno di 250 dipendenti: le grandi società hanno maggiori budget per la sicurezza. Concludiamo sempre con le classifiche. I Paesi più infettati al mondo considerando tutti i problemi di natura informatica sono Usa e India. In Europa siamo terzi, dopo Germania e Olanda. Almeno che si facciano tutti i nomi degli untori.”.
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