La Francia le ha restituito il corpo del figlio Daniele senza organi e senza effetti personali, una “carcassa” per lei. Ora la signora Cira Franceschi chiede e vuole capire: ”La cosa che mi preme di più è che mi restituiscano il diario di mio figlio, lì c’è scritto tutto. Lì ha scritto fino all’ultimo giorno”.
Il figlio Daniele è morto in un carcere francese il 25 agosto scorso, ma pare non si sentisse bene. La madre ha ribadito al ministro degli Esteri Franco Frattini che vuole tutta la verità: ”L’unica cosa sicura è che Daniele non è morto di infarto”.
“Di mio figlio non ho visto niente, perché è rimasta soltanto una carcassa”, ha detto. La signora Franceschi ha ripercorso il calvario che sta vivendo, raccontando le sofferenze di Daniele, che al telefono le spiegava di aver avuto la febbre per cinque giorni e di essersi curato da solo perché nessuno in carcere era andato a soccorrerlo. La signora ha poi spiegato di aver scritto alla premiere dame Carla Bruni chiedendole aiuto “in quanto anche lei madre e italiana”, ma senza aver ancora ricevuto risposta. Quindi, ha promesso che per scoprire la verità “andrò avanti finché vivrò”.