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IVREA – A 14 anni accoltella la rivale in amore con un coltello di venti centimetri. Poi spiega: “Sparlava di me, diceva al mio ragazzo che sono una poco di buono e allora io non c’ho più visto”. L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di lunedì 21 novembre nei pressi di una fermata del bus vicino all’Itis Camillo Olivetti, scuola superiore che si trova a due passi dal colle Bellavista.
La ragazzina è stata rintracciata a poche centinaia di metri dal luogo dell’aggressione ed è stata denunciata al Tribunale dei minori di Torino per lesioni gravi e porto abusivo di arma da taglio. Con sé, nascosta nel reggiseno, aveva un coltello a serramanico con una lama di 20 centimetri che i poliziotti le hanno trovato ancora addosso quando l’hanno rintracciata poco dopo l’aggressione.
Vilma Duretto, psicologa, pedagogista, criminologa e Ctu per il Tribunale di Torino, ha parlato dell’episodio: “Sono vicende sempre accadute in passato, soltanto che la cassa di risonanza mediatica era differente – spiega a La Stampa-. Il fatto che sia accaduto tra due femmine ci toglie dall’immaginario collettivo che le ragazze certe cose non le fanno”. Spingendosi oltre: “In questo caso c’è la premeditazione, perché non è normale che una quattordicenne giri con un coltello nello zaino”.