Jihadista ucciso in Siria risarcito con 60mila euro. Carcere fatto in Italia

Jihadista ucciso in Siria risarcito con 60mila euro. Carcere fatto in Italia
Brahim Garouan

CATANZARO – Jihadista ucciso in Siria risarcito con 60mila euro per il carcere fatto in Italia. Dopo la condanna in primo e secondo grado, infatti, Brahim Garouan è stato assolto in Corte di Cassazione, che ha stabilito che il reato “virtuale” di terrorismo, cioè di aver messo in piedi un’attività di addestramento attraverso video, manuali e corsi di formazione, non costituisce reato.

Così Brahim, arrestato insieme a suo padre Mohammed Garouan, imam di Sellia Marina (Catanzaro), e all’amico Younes Dahhaki, è stato rilasciato. A tutti e tre andranno 60mila euro ciascuno di risarcimento, raccontano Repubblica e il Quotidiano della Calabria. 

Una volta liberi, padre e figlio sono partiti per il Marocco. Ma Brahim lo scorso aprile è rimasto ucciso in un bombardamento in Siria compiuto dal regime di Bashar al Assad, dove era andato a combattere, appunto, con i fondamentalisti islamici.

Secondo il suo avvocato non ci sono prove che in Siria abbia commesso azioni terroristiche. Resta così il risarcimento da 60mila euro che lo Stato italiano dovrà dare alla sua famiglia per avergli fatto passare in carcere otto mesi e otto giorni. Condannato per terrorismo, poi assolto, ma morto per la jihad in Siria. 

 

 

 

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