Il presunto killer di Daniele De Santis e Eleonora Manca voleva vendetta per essere stato sfrattato? Il presunto killer di Daniele De Santis e Eleonora Manca voleva vendetta per essere stato sfrattato?

Il presunto killer di Daniele e Eleonora voleva vendetta per essere stato sfrattato?

Il presunto killer di Lecce ha ucciso Daniele De Santis e Eleonora Manta perché era stato sfrattato?

Potrebbe essere stata la vendetta il possibile movente del duplice omicidio dei fidanzati di Lecce. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, infatti, il presunto killer di Daniele De Santis e Eleonora Manta aveva vissuto per quasi un anno in affitto in una delle stanze dell’appartamento. Quella stessa casa in cui successivamente i due giovani avevano deciso di andare a vivere insieme.

Ma, se tutto questo fosse vero (omicidio premeditato, desiderio di seviziare e torturare), si potrebbe motivare solo con “vendetta”? Cioè una persona può voler vendicare uno sfratto con torture e omicidio? Intanto, scrive l’Ansa, il ragazzo avrebbe confessato di essere l’autore del delitto.

Il presunto assassino aveva vissuto in stanza con Eleonora

Addirittura, scrive l’Ansa, per almeno due mesi il presunto assassino ed Eleonora sarebbero stati coinquilini perché la ragazza si appoggiava nell’altra stanza dell’appartamento. La convivenza tra i due, però, non sarebbe stata facile. Daniele, scrive l’Ansa, forse aveva quindi deciso di non rinnovare il contratto al giovane e di tenere l’appartamento per sé e la fidanzata. 

Quel post Facebook sulla vendetta

“Il 3 luglio – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, citata dall’Agi – il 21enne studente di Scienze infermieristiche arrestato lunedì sera perché sospettato del crimine, sul proprio profilo personale del social network Facebook pubblicava un post tratto dal blog ‘Universo psicologia’ dal titolo ‘il desiderio di vendetta’ che stigmatizzava tale sentimento, riportando il seguente commento: ‘Un piatto da servire freddo…è vero che la vendetta non risolve il problema ma per pochi istanti ti senti soddisfatto’ accompagnandolo con due faccine sorridenti”.

L’assassino voleva seviziare Daniele ed Eleonora

Il 21enne studente di Scienze infermieristiche arrestato avrebbe progettato di immobilizzare i due fidanzati per seviziarli. E, infine, di lasciare una scritta a suggello del suo gesto. Questo, spiega l’Agi, emergerebbe dalle indagini dei carabinieri. In particolare da quanto trovato nell’appartamento di via Montello, dove Daniele ed Eleonora erano andati a vivere per avviare una stabile convivenza.

È stato lo stesso procuratore della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone De Castris, a fare cenno a delle fascette stringitubo ritrovate in casa. Materiale che poteva probabilmente servire all’omicida per legare le due vittime e, forse, torturarle, seguendo un macabro disegno.

Lo studente avrebbe alloggiato nell’abitazione di via Montello fino al 28 agosto. Dove aveva affittato una stanza servitagli come appoggio nel capoluogo salentino per poter frequentare i corsi universitari presso l’ospedale Vito Fazzi.

Secondo quanto si apprende da ambienti vicini alla famiglia De Santis, proprietaria dell’alloggio di via Montello, il presunto killer non avrebbe dato adito ad alcun genere di sospetto, comportandosi sempre in modo rispettoso. Usciva da casa la mattina e tornava la sera, senza dare alcun fastidio. All’apparenza, insomma, il 21enne di Casarano dava l’impressione di essere un ragazzo come tanti altri. (Fonti: Ansa e Agi)

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