L’incredibile e triste storia di Carlo Ruta

Pubblicato il 29 Settembre 2008 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

da: Sotto i Venti

«Condannando me si mette in discussione il diritto di esistere dei blog, d’ora in poi chiunque gestisce un diario on-line può rischiare di essere considerato un criminale», riassume così la vicenda che lo ha visto protagonista Carlo Ruta, giornalista e storico che nel 2001 apre il sito di documentazione storico-sociale Accadeinsicilia. Nei primi ventiquattro mesi il lavoro procede quasi tranquillo; sulle pagine web riversa le inchieste da lui realizzate ricevendo soltanto qualche minaccia e qualche querela che, spiega, «sono la prassi per chi si occupa di certi argomenti». Tre anni dopo, però, è inaspettatamente bloccato: il sito è posto sotto sequestro e oscurato per ordinanza del tribunale di Ragusa e scompaiono così i servizi sugli affari loschi della finanza italiana, oltre a quello sull’omicidio del giornalista Giovanni Spampanato. «Evidentemente i contenuti non sono piaciuti ai poteri forti messi sotto accusa» continua Ruta. L’episodio è già di per sé gravissimo, ma il peggio deve ancora venire. Lo scorso maggio Carlo Ruta è condannato dal tribunale di Modica per “stampa clandestina” dietro denuncia del magistrato Agostino Frera. Il reato si rifà alla legge sulla stampa del 1948 secondo la quale può essere considerato clandestino il giornale che non risponda ad una serie di requisiti, fra cui la registrazione presso il tribunale; dal 2001 infatti anche i prodotti editoriali on-line sono sottoposti ai vincoli della…

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