L’Aquila torna a vivere: riaprono due locali “storici”

Torna a pulsare il cuore dell’Aquila: la riapertura di due locali storici, la cantina “Ju Boss” e il bar Nurzia, entrambi situati nella zona rossa, ha sancito il grande desiderio degli aquilani di tornare a vivere la loro città ferita.

Nella festa c’è stato però anche il tempo per ricordare le vittime del terremoto, con il mesto corteo, sfilato sotto la pioggia, attraverso i luoghi simbolo della tragedia, prima della tradizionale cerimonia dell’Immacolata dedicata quest’anno anche al lavoro svolto dai Vigili del Fuoco per l’emergenza sisma.

“Ju Boss” lavora ininterrottamente con l’attuale gestione dal 1931, ma la cantina risale al 1881 e si appoggia su una struttura realizzata ai tempi del castello cinquecentesco che ha resistito al terremoto del 1703 e a quello dello scorso 6 aprile.

La piazza Regina Margherita, dove è situata la cantina, si è riempita di un migliaio di persone, tornate per un brindisi con il tipico Montepulciano d’Abruzzo; per i più piccoli c’era invece l’albero di Natale confezionato davanti alla statua del Tritone con i desideri da appendere.

Alle 17 ha riaperto lo storico bar Nurzia, in un altro luogo simbolo della città, piazza Duomo: centinaia le persone arrivate, attraversando, al buio, Corso Federico II pieno di transenne e puntellamenti.

«L’inaugurazione di oggi all’Aquila di due storici locali nel centro cittadino – ha commentato la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane – testimonia la grande volontà di reagire degli aquilani. È il segnale inequivocabile che i cittadini, i settori produttivi sono anche disposti a fare sforzi e sacrifici per far decollare l’economia».

Alla cerimonia dell’Immacolata, svoltasi nel cortile convento di Santa Chiara con il tradizionale omaggio floreale dei pompieri alla statua della Madonna, ha partecipato anche il capo del dipartimento dei Vigili del Fuoco, Francesco Paolo Tronca, che ha ribadito la disponibilità del corpo a restare nella zona del cratere.

«I vigili – ha spiegato – rimarranno all’Aquila e in tutti i Comuni interessati dal terremoto fintanto ci sarà bisogno del loro supporto. Questo lo garantisco in modo molto chiaro. È stato un anno duro, ma proprio per questo posso affermare che i vigili costituiscono una realtà di professionisti, in grado di sviluppare azioni di soccorso in grado di fare fronte a più emergenze in contemporanea».

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