La madre di Jacopo Mariotto si appella al governo

VERONA, 28 OTT – Lancia un appello al governo per la sicurezza delle donne maltrattate la mamma di Jacopo Mariotto, il giovane di 24 anni ucciso due sere fa a Verona con una coltellata al cuore da uno stalker marocchino, mentre cercava di difendere la madre della propria ragazza.

Una morte che poteva essere evitata. E' un dolore devastante, ma di grande dignita', quello di Annalisa Righetti, madre del giovane assassinato: ''In questo momento il mio dolore e' grandissimo, ma non provo rabbia e ammiro mio figlio – ha detto – spero che questa ennesima tragedia possa essere un monito e servire finalmente ad esempio per tutelare le tante, troppe donne maltrattate''.

I familiari di Jacopo sono convinti infatti che questa tragedia poteva essere evitata: Said Karikka, 35 anni, il marocchino che non accettava la fine del rapporto con la sua ex compagna Margherita Poddie, aveva ripetutamente molestato la donna e la sua famiglia, tanto che in alcune occasioni era stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine.

''Rivolgo un appello ai politici, al governo – ha aggiunto la madre di Jacopo – sperando che possano intervenire e risolvere davvero questo grave problema di cui sentiamo ogni giorno parlare i telegiornali e che purtroppo questa volta ci ha colpito direttamente in modo cosi' tragico''.

Su questi temi la mamma e i fratelli del giovane ucciso hanno scritto una commovente lettera che e' stata affidata all'avvocato Alberto Lorusso, il legale che assistera' la famigla Mariotto nella costituzione di parte civile.

''Mio fratello e' un eroe'', ha detto Alessio Mariotto, uno dei fratelli di Jacopo.

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