La Massoneria ucraina e quella russa si sono incontrate a Rimini durante la Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia

Trenta delegazioni massoniche estere hanno partecipato alla Gran Loggia 2022 “Scienza e Conoscenza”, il tradizionale appuntamento annuale del Grande Oriente d’Italia. Tra di esse anche la Gran Loggia di Ucraina e la Gran Loggia di Russia, ai cui rappresentanti il Gran Maestro Stefano Bisi, durante la sua allocuzione, ha voluto rivolgere un appello.

Ucraina, l’appello di Stefano Bisi, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia 

“Questa è una tragedia che colpisce i nostri cuori, i nostri corpi, e noi speriamo che alla fine possa prevalere la ragione e che le armi tacciano presto. Ogni uomo, ogni libero muratore deve portare un mattone per costruire la pace. E voi che siete qui, carissimi fratelli, Fatih Sahin, Gran Segretario, e Maurizio Longo, Gran Segretario Aggiunto della Gran Loggia dell’Ucraina, e carissimo fratello Andrey Bogdanov, Gran Maestro della Gran Loggia di Russia, fate tutto quello che è nelle vostre possibilità affinchè tra i vostri popoli regnino pace e armonia. Fate il possibile e l’impossibile affinchè le trincee si riempiano di fiori e di alberi, che daranno frutti che poi ci divideremo quando mangeremo allo stesso tavolo, l’uno accanto all’altro”.

“Noi massoni siamo costruttori di pace”

“Viviamo una situazione molto pericolosa che ci fa temere catastrofi se non si riuscirà a fare vincere il buonsenso e la pace. Noi massoni siamo costruttori di ponti di pace e non di trincee e ci ricordiamo, e lo ricordiamo a chi ha la possibilità di definire i destini del mondo, che la pace si costruisce in tempo di…pace. Quando piovono le bombe, quando ci sono i massacri, quando le città vengono rase al suolo, quando ci sono milioni di profughi è più difficile parlare di pace, è più difficile cercare i compromessi”.

Durante i lavori di Gran Loggia ci si è anche collegati in diretta con l’Ucraina con il Gran Maestro Anatoly Dymchuck con il quale dall’8 marzo scorso la Comunione sta lavorando per coordinare azioni di solidarietà a sostegno dei fratelli colpiti dalla guerra.

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