La petroliera Entrica Lexie può ripartire. Di Paola incontra i due marò

KOCHI – Dopo sei settimane di sosta forzata al largo delle coste dell'India meridionale, la petroliera Enrica Lexie potra' salpare grazie a un via libera dell'Alta Corte del Kerala giunto oggi al termine di una strenua battaglia legale. ''La partenza potrebbe avvenire gia' nei prossimi giorni – ha detto una fonte diplomatica – appena espletate alcune condizioni fissate dal giudice'', tra cui una fideiussione da parte dell'armatore.

La buona notizia e' coincisa con l'arrivo in Kerala del ministro italiano della Difesa Giampaolo Di Paola, per incontrare i due fucilieri detenuti in una speciale cella del carcere del capoluogo di Trivandrum. ''Li ho trovati in buona forma e ho portato loro i messaggi e regali delle famiglie'', ha detto Di Paola che, prima di recarsi in serata a New Delhi, ha incontrato anche il 'chief minister' del Kerala, Oommen Chandy.

La visita e' stata anche un'occasione per i due maro' di parlare alle telecamere del Tg1 che ha avuto accesso al penitenziario. ''Siamo qui, continuiamo ad affrontare questa situazione, finche' non arriva la notizia che tutto si e' risolto'', ha detto Salvatore Girone apparso nell'uniforme di ordinanza accanto al compagno Massimiliano Latorre. Quest'ultimo ha affidato anche a Facebook – per il tramite della sorella – il messaggio che ha nel cuore: ''Con la vostra spontaneità e il vostro cuore, ci avete reso ancora più forti, ancora più italiani. Grazie per tutte le lettere che ci avete inviato e per quelle che ci invierete, preziose per il nostro spirito''.

Nel colloquio con il responsabile del Kerala, Di Paola ha reiterato la posizione italiana. Visto che che l'incidente è avvenuto in acque internazionali, una corretta azione della giustizia può avvenire soltanto attraverso l'applicazione dei trattati internazionali. ''Il rispetto di questi trattati – ha sottolineato – é interesse di tutti perché la lotta alla pirateria vede alleati India e Italia''.

Fonti della delegazione italiana hanno sottolineato l'esistenza di ''un clima più disteso su questa vicenda'', anche grazie all'incontro avvenuto a Seul fra il presidente del Consiglio Mario Monti e il premier indiano Manmohan Singh. Il ministro ha inoltre ricordato a Chandy la necessita' di trovare una sistemazione alternativa alla carcerazione per i due maro'.

Intanto, l'ordine di partenza della Lexie e del suo equipaggio, composto da cinque italiani e 19 indiani, oltre ai quattro maro' dell'unita' anti pirateria, e' stata accolta con sollievo a Roma. ''E' una buona notizia'' ha commentato il ministro degli Esteri Giulio Terzi aggiungendo che "ci aspettiamo che le formalità burocratiche che ancora devono essere espletate si concludano rapidamente".

Nel frattempo c'e' grande attesa per la decisione di domani da parte dello stesso giudice dell'Alta Corte del Kerala sul ricorso per la giurisdizione internazionale, che martedi' era slittata per un vizio di forma. La sensazione, negli ambienti diplomatici, e' che siano ormai ''imminenti'' anche i risultati della perizia sulle armi dei maro'.

Secondo il dispositivo dell'ordinanza di ''rilascio'' della nave, in possesso dell'ANSA, sono due le condizioni poste dal giudice P.S. Gopinathan. La prima e' una fideiussione di 30 milioni di rupie (circa 440 mila euro) a favore dello stato del Kerala che impegna l'armatore a ottemperare a un'eventuale richiesta di comparizione del capitano o dell'equipaggio nell'ambito dell'inchiesta. La seconda, invece, e' un impegno scritto della compagnia di navigazione Fratelli D'Amato nei confronti delle autorita' indiane qualora abbiano bisogno di acquisire altri indizi.

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