La Spezia, a fuoco due yacht: per gli investigatori “origine dolosa”

LA SPEZIA – E’ data per certa, a conferma dei sospetti iniziali, l’origine dolosa dell’incendio che ha distrutto due barche da venti metri, all’ormeggio al porticciolo sarzanese di Marina 3 B a La Spezia. E’ la pista seguita dai carabinieri, che sono impegnati a fare luce su un episodio che ha tutto l’aspetto di un attentato incendiario.

Sarebbe stata usata della benzina, cosparsa su una o tutte e due le imbarcazioni andate distrutte: è possibile che la reazione delle fiamme alla miccia sia stata superiore a quella prevista, e dunque che l’uomo trovato a bordo gravemente ustionato ed intossicato, ancora in prognosi riservata, fosse uno dei protagonisti del gesto incendiario.

Le condizioni della persona, che è stata identificata come un italiano sulla quarantina, e non è il proprietario della barca sulla quale si trovava, sono gravi. Si era cercato un uomo disperso in mare, nella mattinata: ma le lunghe ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco hanno escluso che nella zona attorno ci fosse qualcuno, ferito o morto.

Il riserbo dell’Arma sull’identità del ferito, e sui dettagli emersi fin qui, è serrato. Si sta cercando un uomo, visto allontanarsi in macchina dal luogo dell’incendio: al momento però non risulta sia stato trovato.

Gestione cookie