La Spezia, larve di mosca nelle frittelle di baccalà: sequestrato il reparto gastronomia del supermercato La Spezia, larve di mosca nelle frittelle di baccalà: sequestrato il reparto gastronomia del supermercato

La Spezia, larve di mosca nelle frittelle di baccalà: sequestrato il reparto gastronomia del supermercato

La Spezia, larve di mosca nelle frittelle di baccalà: sequestrato il reparto gastronomia del supermercato
La Spezia, larve di mosca nelle frittelle di baccalà. Nella foto Ansa d’archivio, un reparto gastronomia

LA SPEZIA – In un reparto gastronomia di un noto supermercato della Val di Magra, zona che si trova in provincia di La Spezia e al confine con quella toscana di Massa, sono state trovate delle larve di mosca all’interno di alcune frittelle di baccalà.

Nei confronti del titolare del market sono state elevate una serie di contravvenzioni tra i 3mila euro e i 6mila. Ora l’area interessata dovrà essere bonificata: solo dopo scatterà il dissequestro del reparto del supermercato.

L’operazione è stata effettuata dal personale veterinario dell’Asl 5. Tutto è partito da un 60enne spezzino andato nell’ufficio sanitario con una busta contenente frittelle di baccalà contenenti le larve. Come racconta La Nazione, l’uomo ne aveva mangiata una prima di accorgersi delle presenza degli insetti. Preoccupato, era andato al pronto soccorso dell’ospedale della Speza dove era stato visitato e i medici di turno gli avevano riscontrato problemi intestinali a causa del consumo di alimenti invasi dai vermi.

Il pronto soccorso ha allertato il servizio veterinario che ha subito sequestrato la busta ed avviato i controlli nel market incriminato. Dagli accertamenti svolti dal personale sanitario è così emerso che la presenza delle larve si è verificata a causa di un diffetto della temperatura nei prodotti. E tra questi prodotti c’erano non soltanto le fritelle di baccalà, ma anche polli arrosto e altri alimenti che alla fine hanno favorito la crescita delle uova nei cibi. La presenza degli insetti, secondo quanto è stato accertato non si sarebbe quindi determinata al momento della cottura dei cibi ma solo dopo e all’interno della vetrina dove erano esposti gli alimenti. Tutto il materiale contaminato è stato sequestrato dall’Asl e i reparti sono stati sequestrati . Dopo la bonifica, a dare l’ok alla riapertura dei locali sarà un sopralluogo del servizio veterinario dell’Asl.

Fonte: La Nazione

 

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