ROMA – Ha fatto entrare in casa i ladri, raggirata da una donna che sosteneva di essere la colf della vicina. Intanto un complice le ha rubato le poche cose di valore, tra cui i ricordi del marito morto 15 anni prima. Elena Venturini però non ha resistito al dolore e dopo aver passato Natale con la figlia Patrizia e le nipoti è scomparsa il 31 gennaio. Un bigliettino lasciato alla figlia faceva temere il peggio e il suo corpo è stato ritrovato dai sommozzatori nel fiume Tevere la mattina di domenica 12 gennaio.
Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera di Roma scrive:
“Per essersi fidata, nel giugno scorso, di una ragazza straniera che, spacciandosi per la colf della vicina, l’aveva distratta per qualche minuto consentendo a un complice di svaligiare il suo appartamento a Fidene. I ricordi del marito – morto 15 anni fa – e di una vita insieme, erano spariti in un attimo. Un colpo al cuore, che ha messo in crisi tutte le sue certezze”.
Dopo la scomparsa il 31 dicembre, il corpo è stato trovato nel Tevere domenica 12:
“Il corpo della novantenne è stato recuperato nel Tevere dai sommozzatori dei vigili del fuoco e dalla polizia fluviale all’altezza di lungotevere Arnaldo da Brescia, sotto Ponte Matteotti: forse sconvolta proprio da quel furto, compiuto da due balordi a caccia di anziani soli da derubare, la signora Venturini (nella foto) si è probabilmente tolta la vita. L’aveva fatto intuire con un biglietto ritrovato da Patrizia alla vigilia di Capodanno: «Vado a farmi un bel bagno, ritira l’orologetto dall’orefice e paga 25 euro. Le chiavi te le lascio nella cassetta della posta»”.
La figlia Patrizia si era rivolta anche al programma televisivo “Chi l’ha visto?”, ma il destino della mamma Elena era segnato. Tutto partito da un furto, come tanti ne vengono registrati oggi:
“Un furto simile ai centinaia che avvengono ogni anno nella Capitale ai danni di persone anziane – non solo in casa, ma anche fuori dalle banche e dagli uffici postali al ritiro delle pensioni – raggirate da gente senza scrupoli che, come era accaduto per la novantenne di Fidene, entrano in azione al ritorno dalla spesa. Non sono mancati casi di omicidio – ce ne sono due a Monteverde del 2013 ancora da risolvere -, ma in questa circostanza invece i balordi potrebbero aver ucciso ancora, ma in modo diverso”.
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