Lampedusa, l’odio sul Web: ” 130 bocche negre in meno”, “Un barcone di stupratori…”

Lampedusa, le bare nell'hangar
Lampedusa, le bare nell’hangar

ROMA – “La strage di Lampedusa: 130 bocche negre in meno”, “Un barcone di stupratori…”, “Altro che lutto nazionale, io farò festa in piazza! Champagne e caviale altro che lutto”. Su Facebook, su Twitter, nei forum, nel Web c’è tutto, e il contrario di tutto. C’è spazio per tutti, anche per gruppi Facebook dal titolo  “La strage di Lampedusa: 130 bocche negre in meno” o articoli come  “Un barcone di stupratori…” o commenti come , “Altro che lutto nazionale, io farò festa in piazza! Champagne e caviale altro che lutto”.

Sul sito Identità.com si leggono articoli come “Questa è gente che nel 99 per cento dei casi non viene qui per fuggire da guerre, ma per migliorare la propria posizione; legittimo per loro, dannoso per noi che dobbiamo mantenerli e subirne l’esportazione di crimini e degrado; nonché l’effetto calmiere in un mercato del lavoro che certo, non ne ha bisogno”

Su Facebook è ancora attiva e ben visibile la pagina “Fuori tutti gli immigrati dall’Italia” che conta 4.712 fan. La sua missione è quella di «lottare contro l’oppressione multietnica». Nessuna censura all’interno del gruppo e commenti durissimi nei confronti del lutto nazionale deciso dal Consiglio dei ministri per venerdì scorso. «Altro che lutto nazionale, io farò festa in piazza! Champagne e caviale altro che lutto…», si legge in un post.

 

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