Lancia scrivania al collega, licenziato. Fa ricorso e perde

Lancia scrivania al collega, licenziato. Fa ricorso e perde
Lancia scrivania al collega, licenziato. Fa ricorso e perde

ROMA- Licenziato per aver tirato una scrivania a un collega. Licenziamento che la Corte di Cassazione giudica legittimo. Anzi: si tratta di aggressione.

Secondo i giudici, che hanno dato torto al lavoratore-lanciatore, tirare una scrivania al collega di lavoro e poi andarsene via rifiutandosi di soccorrerlo, è un comportamento assimilabile a una “forma di aggressione alla persona” che, a buon diritto, si può punire con il licenziamento. Anche perché , spiegano i giudici, un gesto simile dimostra “una ridotta capacità di autocontrollo nell’ ambiente lavorativo e soprattutto l’intenzionalità del comportamento”.

La Cassazione ha quindi confermato la perdita del posto di lavoro, in una grande società di spedizioni, per il ‘lanciatore’ di scrivania. Con la sentenza 25015, la Suprema Corte ha infatti respinto il ricorso con il quale Umberto V., dipendente della Sda Express Courier, ha cercato di riottenere il posto sostenendo che il Contratto nazionale autotrasporti e logistica prevede per un fatto del genere “una sanzione non espulsiva”. .

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