Lanciano, la banda dei romeni aveva già colpito 6 volte. Non è pugliese il quarto uomo

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2018 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA
Lanciano, la banda dei romeni aveva già colpito 6 volte. Non è pugliese il quarto uomo

Lanciano, la banda dei romeni aveva già colpito 6 volte. Non è pugliese il quarto uomo

LANCIANO – Non è pugliese il quarto uomo ricercato per la brutale rapina avvenuta sabato notte a Lanciano nella villa dei coniugi Martelli. Lo ha detto il capo dello Sco, il nucleo di coordinamento delle squadre mobili della Polizia, Alfredo Fabbroncini. Forse non è neppure romeno: “Mai detto che è romeno, ma certamente non è pugliese, per di più i fermati di ieri parlano benissimo l’italiano”, ha aggiunto. 

Quel che è certo è che la banda aveva già colpito in passato: almeno sei le rapine in villa cruente perpetrate nell’ultimo anno che ora la Procura sta pensando di riunire in un unico fascicolo. Augusto Caporale  titolare di un’agenzia di pratiche auto ad Atessa, rapinato di 600 euro e ferocemente picchiato; Domenico Iezzi 73 anni, titolare di una tabaccheria al quale è stato amputato un dito; Carlo Jubatti. l’imprenditore di Guardiagrele picchiato nella sua casa di notte e in ultimo Massimiliano delle Vigne insieme alla moglie atteso fuori dalla sua casa e brutalmente pestato a sangue.

L’indiscrezione di un unico fascicolo è corroborata dalle indicazioni che sono giunte agli investigatori di iniziare la verifica comparativa dei singoli casi dopo che saranno concluse le analisi del Dna relative alla rapina dei coniugi Martelli per verificare se questi o altri elementi possano configurare gli stessi autori. 

La banda era inoltre finita nel mirino dei Carabinieri a seguito di sei furti con spaccata commessi sul territorio nelle ultime tre settimane a bar, tabacchi e benzinai dove avevano rubato numerosi tagliandi di gratta e vinci, stecche di sigarette e contanti. Non c’erano sospetti che gli autori potessero essere gli stessi. È quanto spiegato dal colonnello Florimondo Forleo a capo del comando provinciale dei carabinieri di Chieti. 

Erano state le stesse vittime delle altre rapine a indicare come capo della banda che ha terrorizzato la zona di Lanciano, un uomo che parlava con l’accento pugliese ma la polizia ora sconfessa la pista dell’italiano. E’ stato escluso anche il coinvolgimento di una donna che si ipotizzava avesse fatto da basista alla banda.

In manette sono finiti per il momento tre romeni, due fratelli e un cugino, che di giorno facevano i muratori e i giardinieri e di sera rapinavano ville. Il quarto uomo, ancora in fuga, è il più cattivo: è quello che ha mutilato l’orecchio di Niva Bazzan, la moglie del chirurgo Martelli.