Lanciano, una vittima di rapina un anno fa: “E’ la stessa banda, un pugliese e stranieri dell’Est”

Lanciano, una vittima di rapina un anno fa: "E' la stessa banda, un pugliese e stranieri dell'Est"
Lanciano, una vittima di rapina un anno fa: “E’ la stessa banda, un pugliese e stranieri dell’Est”

ROMA – “Sono le stesse persone, ne sono sicuro. Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell’Est Europa”. Così all’ANSA Massimiliano Delle Vigne che il 5 settembre 2017 subì una rapina con percosse da una banda che per lui ha le stesse caratteristiche di quella che nei giorni scorsi a Lanciano ha massacrato la famiglia del dottor Martelli. “Nei primi mesi i carabinieri ci dicevano che erano vicini alla soluzione, ma poi non abbiamo più saputo nulla”.

La testimonianza in qualche modo avalla l’ipotesi di una banda composta da rapinatori italiani in combutta con professionisti stranieri dell’est Europa. La rapina cui si riferisce Delle Vigne è una delle sei occorse nella provincia di Chieti negli ultimi mesi. Rapine segnate da un modus operandi con elementi di continuità sospetti. Brutalità, assenza di scrupoli, ricorso alla menomazione per ottenere informazioni sul patrimonio. 

Nell’ultima rapina, solo uno dei malviventi ha aperto bocca, rivelando la voce di un italiano: gli altri rigorosamente in silenzio, spezzato solo da qualche monosillabo, indizio forte di volontà di mascheramento della propria origine. 

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