L’appello del suocero di Bozzoli: “Costituisciti”. Resta la domanda: perché nessuno è andato a controllare?

di redazione cronaca
Pubblicato il 4 Luglio 2024 - 16:00
Giacomo Bozzoli

L’appello del suocero di Bozzoli: “Costituisciti”. Resta la domanda: perché nessuno è andato a controllare? (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

“Questa vicenda mi sta distruggendo. Mi auguro che il compagno di mia figlia si costituisca al più presto per il bene suo ma soprattutto per quello di mia figlia e del mio nipotino”. Queste le parole di Daniele Colossi, padre della compagna di Giacomo Bozzoli attraverso l’avvocato Massimiliano Battagliola. “Per quanto mi riguarda posso solo dire – prosegue il suocero di Giacomo Bozzoli – che nella vita ho sempre lavorato onestamente e rispettando la legge. Per questa ragione mi sono messo subito a disposizione degli inquirenti perché credo che questa sia la cosa migliore per tutti. Spero che la vicenda si concluda il prima possibile”.

Ma dov’è finito Bozzoli?

Giacomo Bozzoli

L’appello del suocero di Bozzoli: “Costituisciti”. Resta la domanda: perché nessuno è andato a controllare? (Foto Ansa) – Blitz Quotidiano

La verità è che nessuno lo sa. Una vicenda incredibile che diventa credibile e possibile solo perché noi, in Italia, siamo abituati al peggio.

Da quel che si è capito finora, Giacomo Bozzoli, qualche tempo prima della sentenza che lo ha condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio, avrebbe preso la sua Maserati, sua moglie e il figlio di nove anni e sarebbe andato da qualche parte in Francia. Bozzoli Giacomo, ricordiamo, è stato condannato per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015 a Marcheno, in provincia di Brescia. Il corpo di Mario Bozzoli non fu mai trovato.

Secondo i giudici, che il primo luglio scorso hanno confermato l’ergastolo in via definitiva, Giacomo Bozzoli uccise lo zio e lo gettò nell’altoforno.

Comunque lo scorso 1 luglio, giorno della sentenza, Giacomo Bozzoli non era in aula. Quando le forze dell’ordine sono arrivate nella sua villa a Soiano, sul lago di Garda, infatti, di lui non c’era traccia. I vicini raccontano che Giacomo non si vede da giorni e che l’erba del giardino della villa è già alta. Secondo il suocero, sentito dagli inquirenti, la famiglia sarebbe “in una località imprecisata della Francia”.

In queste ore, raccontano, è stata anche perquisita la sua villa. 

Resta la domanda: ma davvero nessuno, davvero nessuno, prima e durante la sentenza ha controllato che Bozzoli non scappasse? Davvero consideriamo questo tutto normale?