Latina, foto d'archivio Ansa di un carcere Latina, foto d'archivio Ansa di un carcere

Latina, agente della polizia penitenziaria si toglie la vita

Latina, agente della polizia penitenziaria si toglie la vita.

Un assistente capo coordinatore del Corpo di Polizia Penitenziaria, di 59 anni, in servizio nel carcere di Latina, si è tolto la vita.

A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Sembra davvero non avere fine il mal di vivere che caratterizza gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Queste le parole di Donato Capece, segretario generale del Sappe.

“Siamo sconvolti.

L’uomo era benvoluto da tutti, sempre allegro e simpatico.

Faceva servizio nel carcere di Latina dopo altre esperienze lavorative (anche al Nucleo aeroportuale della Polizia Penitenziaria di Fiumicino e nel carcere romano di Regina Coeli).

Nessuno mai ha percepito un suo disagio.”

Capece non entra nel merito delle cause che hanno portato l’uomo a togliersi la vita.

Il segretario però sottolinea come sia importante “evitare strumentalizzazioni e necessario comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l’attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto posto in essere dal poliziotto.

Lo scorso anno 2019 furono 11 i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita.

Da gennaio ad oggi sono quattro casi. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria.

E’ necessario strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria.

Non si perda altro prezioso tempo e si mettano in atto immediate strategie di contrasto del disagio che vivono gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”. (Fonte: Ansa).

Gestione cookie