Latina, arrestato il pirata della strada che uccise Alessia Calvani

Alessia Calvani
Alessia Calvani

LATINA – La Polizia ha arrestato il conducente della vettura che il 2 settembre 2012 a Latina Scalo investì ed uccise la 15enne Alessia Calvani. Le indagini, complesse e frutto di attività tecniche e di normale routine non si sono mai interrotte, impedendo l’archiviazione del fascicolo.

L’arrestato è Emanuele Fiorucci, un 43enne di Latina a cui nel 2006 venne già ritirata la patente per omicidio colposo avvenuto per guida sotto sostanze stupefacenti. L’uomo è stato fermato la notte tra venerdì e sabato. Fiorucci,  dopo un lungo interrogatorio ha confessato, confermando tutto anche davanti al sostituto procuratore Gregorio Capasso. L’uomo ha ammesso di avere investito, uccidendola, la notte del 3 settembre 2012 Alessia Calvani. Dopo oltre un anno è  stato così risolto dagli uomini del comandante Francesco Cipriano uno dei rebus che aveva sconvolto la città di Latina che poco più di un mese fa era scesa in strada per chiedere, con una fiaccolata, una nuova inchiesta per fare luce sul pirata della strada che aveva investito la ragazzina.

Alessia la sera del 3 settembre 2012 si trovava con un’amica lungo via della Stazione: era tardi, stava tornando a casa e pioveva. Mentre attraversavano la strada Alessia fu travolta da quella che, scopriranno poi gli agenti della polstrada, era una Mercedes Classe A dileguatasi nel nulla. L’auto, ha confermato il comandante Cipriano, fu fatta sparire il giorno successivo, partita forse per un Paese dell’est Europa, ma su questo le indagini sono ancora aperte. Il 43enne non si sarebbe reso conto, così ha detto al magistrato, di avere investito la ragazzina, vista la pioggia battente di quella sera: quell’auto, di cui la mattina successiva venne denunciato il furto, l’aveva rubata lui stesso. Alessia morì poco dopo all’ospedale Goretti di Latina ma dell’uomo non si trovò  più traccia. Il 43enne sarebbe stato aiutato da un’altra persona, ora indagata. Per lui l’ipotesi di reato è al vaglio del pm ma secondo la stradale si tratta di omicidio volontario: al momento non e’ stata ritenuta necessaria alcuna misura cautelare. L’uomo, hanno confermato gli uomini della polstrada, ha un precedente del 2006, per omicidio colposo per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. 

 

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